La poesia del mese
Agosto 2013
Xavier Wheel
Mare
Mare, io che immersi
Il mio giovane corpo di uomo
nei tuoi ribollenti e spumeggianti flutti,
io che udì la suadente tua voce, il tuo canto
che dalle ali del vento
e dal fluir delle onde alle mie orecchie giunse.
Tu che sei rimasto lo stesso,
mentre tutto intorno a te scorrendo muta
ti prego ridammi il vigore d’un tempo
che la vita crudelmente dichiara
inesorabilmente perduto.
* * *
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