domenica 27 aprile 2014

Le poesie di Gabriel Garcia Marquez

Le poesie di Gabriel Garcia Marquez 






















Aveva sentito dire che la gente non muore quando deve,
 ma quando vuole…
(da Il mare del tempo perduto)




* * * 

La Marionetta


Se per un istante Dio dimenticasse che sono una marionetta di stoffa
e mi regalasse un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto quello che penso,
ma sicuramente penserei molto a quello che dico.
Darei valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più; capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi ,
perdiamo sessanta secondi di luce.
Mi attiverei quando gli altri si fermano, e mi sveglierei quando gli altri si addormentano.
Ascolterei quando gli altri parlano e mi godrei un buon gelato di cioccolata.

Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei in maniera semplice,
mi sdraierei beato al sole, lasciando allo scoperto non solo il mio corpo
ma anche la mia anima.
Dio mio, se io avessi un cuore,
scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l'uscita del sole.
Dipingerei sulle stelle un sogno di Van Gogh,
una poesia di Benedetti e una canzone di Serrat;
sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei con le mie lacrime le rose,
per sentire il dolore delle loro spine e l'incarnato bacio dei loro petali...
Dio mio, se avessi un pezzo di vita...
non lascerei passare un solo giorno senza ricordare alla gente che le voglio bene, che l'amo.
Convincerei ogni donna e ogni uomo che sono i miei preferiti e vivrei innamorato dell'amore.

Agli uomini dimostrerei quanto sbagliano nel pensare
che si smette di innamorarsi quando si invecchia,
senza sapere che si invecchia quando si smette di innamorarsi.
Ad un bambino darei delle ali, ma lascerei che impari a volare da solo.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma con la dimenticanza.

Tante cose ho imparato da voi uomini...

Ho imparato che tutto il mondo vuole vivere in cima alla montagna,
senza sapere che la vera felicità è nella maniera di salire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato prende col suo piccolo pugno,
per la prima volta, il dito di suo padre, l'ha afferrato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare un altro uomo dall'alto
soltanto quando devi aiutarlo ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi,
anche se più di tanto non mi serviranno,
perché quando leggerete questa lettera starò morendo, infelicemente.


* * * 



E se non lo trovo (un nuovo amore), non importa. Preferisco la libertà di rimanere per sempre a cercarlo che l'orrore di sapere che non esiste un altro che io possa amare come ne ho amato solo uno in questa vita. Sai chi? Te stronzo.

da "Diatriba d'amore contro un uomo seduto". 



* * * 


Era inevitabile: l'odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati. Il dottor Juvenal Urbino lo sentì non appena entrato nella casa ancora in penombra, dove si era recato d'urgenza a occuparsi di un caso che per lui aveva smesso di essere urgente già da molti anni. Il rifugiato antillano Jeremiah de Saint-Amour, invalido di guerra, fotografo di bambini e suo avversario di scacchi più compassionevole, si era messo in salvo dai tormenti della memoria con un suffumigio di cianuro d'oro.
Era ancora troppo giovane per sapere che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato.
Ma era lì. Voleva trovare la verità, e la cercava con un'ansia appena paragonabile al terribile timore di trovarla, sospinta da un vento incontrollabile più imperioso della sua alterigia congenita, più imperioso persino della sua dignità: un supplizio affascinante.

da "L'amore ai tempi del colera", trad. di Angelo Morino, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano. 


* * * 


L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte d'amore folle con un'adolescente vergine. Mi ricordai di Rosa Cabarcas, la proprietaria di una casa clandestina che era solita avvertire i suoi buoni clienti quando aveva una novità disponibile. Non avevo mai ceduto a questa né ad altre delle sue molte tentazioni oscene, ma lei non credeva nella purezza dei miei principi. Anche la morale è una questione di tempo, diceva, con un sorriso maligno, te ne accorgerai. 

Incipit da "Memoria delle mie puttane tristi" 


* * * 


E presi coscienza che la forza invincibile
 che ha spinto il mondo non sono gli amori felici bensì quelli contrastati.“


* * * 



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