venerdì 22 febbraio 2013

Paolo Zanardi

Paolo Zanardi

è nato nel 1964 a Parma, dove tuttora vive e lavora. L'attività letteraria è uno dei mezzi che gli permettono di tenere in equilibrio la propria esistenza. Sue poesie hanno ricevuto svariati riconoscimenti e sono apparse in raccolte e riviste. Ha pubblicato le raccolte di poesie "Estuario" (ed. Ripostes, 1998) e "Calliope minore" (ed. Rupe mutevole, 2012). 


* * * 


Callìope minore


A volte mi mandi segnali
che vedo e non vedo
impossibili numeri
il liquefarsi dei marinai
sull'orizzonte

e procellarie in amore
nell'ombra di nuvole valchirie.

Provo a scriverti
a descriverti
a incastrarti nella cornice di un verso

finchè non scorgo il sogno-farfalla
che mandi a svegliarmi. 


da "Calliope minore", ed. Rupe mutevole, 2012.



* * * 



Il tuo nome
non mi è mai piaciuto
eppure - tu non lo sapevi -
io ti stavo nel palmo di una mano
proprio all'incrocio della linea della vita
con quella dell’azzardo.
Meglio, molto meglio
che tra di noi si stenda un quasi oceano
uno zambesi
un kalahari
un fiume d'inchiostro blu.


Da "Estuario", ed. Ripostes, Salerno 1998. 


* * * 


Musica


Musica, ho bisogno di musica
di parole avvolgenti
penombre
meticce note
di pianoforte,
e autunni arpeggiati, violoncelli
zingari.
Ho bisogno di tango
di valzer, di nuova
nostalgia.
Ho bisogno
di arrendermi a chitarre andaluse,
colpevolmente sensuali
come dee
gitane ed impure. 


Da "Calliope minore", ed. Rupe mutevole, 2012.


* * * 


Genova e altri porti


Il respiro del golfo
solleva la tenda.
Quel mondo liquido è sempre
rimasto qui di fronte
nell'abbraccio
dell'angolo piatto del giorno.
E' il momento
di ammainare i colori.
La tavolozza dell'alba,
il mezzogiorno d'acciaio affilato
appeso a un effimero zenit,
la notte
che piove di sbieco sui pensieri.
E' l'ora dei volti legnosi
dei domatori di onde,
incantatori di testuggini.
Scafi capovolti li attendono
sui vetri
dondolando.


Da "Calliope minore", ed. Rupe mutevole, 2012.







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