domenica 24 febbraio 2013

Le poesie di Cinzia Dipace


Inizia a scrivere novelle e brevi racconti dai 12 anni, presentando un dramma al Festival degli artisti di Corsico, creandone le sceneggiature. Quindi si dedica alla poesia, con uno stile proprio, diretto, di introspezione.  
Ha collaborato con il Giornalino della propria Città dove è stata eletta peraltro Consigliere Comunale. 
Vincitrice di concorsi letterari. Nel 1991 resta gravemente coinvolta in un incidente stradale, che è causa, oltre alla lunghissima degenza, di isolamento. 
Ha collaborato con la rivista online MDA Arte di Milano.
Importante dunque l'espressione nel mondo virtuale, dove vince concorsi, organizza eventi e  reading, scrive un libro dal nome Puzzle
Ha partecipato a 100 Thousand Poets for change e 2Lei, settimana contro la violenza sulle donne,  a Save Lapsus da cui è stata curata una antologia in vendita su Lulu,   e ad alcune serate dedicate alla sua storia ed alle sue poesie.
Ha collaborato con il Centro di Studi Filosofici e Bioetici di Roma per l’Annuario 2010/11 e 2011/12. E' presente nell'antologia Lacrime e fango, diversamente alluvionati, di Rocco Gio Fodale e gruppo Per certi versi, Youcanprint; all'antologia Io esisto,




Pubblica la silloge di poesie Ho semplicemente seguito un raggio di sole, Lulù editore, prefazione di Rocco Gio Fodale.

Nell’ottobre del 2012 pubblica per Rupe Mutevole SFIORAMI L’ANIMA – fra sogno e realtà (immagini di Giovanna Cerise). 


* * * 


Nasciamo,
cresciamo.
Ricchi di speranze,
i nostri occhi vedono tutto quello
che voi non vedete più.
Siamo i figli del sogno,
ma non riusciamo a contagiarvi.
Non si vede l'ora di diventare adulti
per poi tornare indietro
a cercare l'essenzialità.
Non calpestateci anche se vi sentite forti.
In ognuno di voi
ci siamo ancora noi,
anche se non si ammette.
Ascoltateci con il cuore
e ci ritroverete.


* * * 


L'abbandono non è cosa da poco.
Lo sanno i cassonetti e non vorrebbero.
Lo sanno gli animali ai bordi delle strade.
Le cantine piene di tutto
e non serve più niente.
I popoli interi ormai senza nome
lo sanno.
Ed i bimbi in case famiglia,
gli anziani sulle panchine di una metro.
Lo sanno i muri delle case
delle persone sole:
L'abbandono non è cosa da poco!
Ci sono cuori, che non resistendo,
muoiono.
Altri che lottano,
rimettendo in piedi una vita.
Tuttavia il dolore c'è
e basterebbe chiedersi ogni tanto:
"e se succedesse a me?"
L'abbandono non è cosa da poco.
Ma il mondo si è abituato...


* * *  


Dal fango…

Ed è fango,
fiumi in piena,
dove prima
sorgevano città
ed ha l'acro odore
della natura che
si ribella
Scorgo una mano,
la tiro con forza,
un volto mi guarda:
qualcuno
ha perso tutto,
non vorrebbe essere salvato,
ma io ho bisogno di te.
Rialzati
cammina,
credi.
Non ho nulla da donarti,
se non me stessa,
insegnami passi nuovi
ed io ti seguirò.
Ciò che è stato fango,
un giorno grazie a te
germoglierà di nuovo...


(da: Rocco Fodale e Per certi versi - Lacrime e fango . Youcanprint 2012) 


* * * 


Vorrei avere mille mani 

Tante mani vorrei avere
per fermare il dolore,
per raccogliere ogni lacrima,
per una candida carezza,
mani per fermare il male,
per riuscire a prendere le tue fra le mie,
mani per dire basta
per chi ha già troppo subito,
mani su un volante che non riesco
più a portare per essere dove vorrei,
mani che possano proteggere,
custodire il bene,
ma ne ho solo due
e troppe cose non riesco a fare,
per questo tento ogni tanto di volare,
quando mi sento inerme
davanti al dolore,
che anche se in alcuni casi non mi appartiene,
mi sfiora, lo sento dentro.
Vorrei, ma nulla posso,
se non abbracciarti fra ali fatte d'amicizia,
silenziose vibrano nell'aria,
invisibili allo sguardo umano
e riuscire a donarti un attimo,
si fosse anche solo quell'attimo ...
di serenità...


(da: Rocco Fodale e Per certi versi - Lacrime e fango . Youcanprint 2012)


* * * 





2 commenti:

  1. E' un grido di dolore, armonioso e incisivo, complesso e chiaro insieme! Limpido gioco d'effetti e suoni che, con ritmo incessante e impeto, scandisce la gravità dei fatti!By Lidia Peritore

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  2. Grazie di cuore Lidia per le tue parole ... Cinzia

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