Sono nata e cresciuta a Bologna, ho due figli. Dopo la Laurea in Lingue e Letterature straniere mi sono abilitata all’insegnamento dello Spagnolo. Amo la scrittura e la poesia sin da bambina. Da alcuni anni anche la fotografia e le altre arti! Scrivendo metto a fuoco le esperienze vissute, metto a nudo il mio cuore e cerco il bene, l’oltre delle cose, l’essenza profonda e risonante. Tendo alla massima concentrazione.
Mie poesie sono state pubblicate su numerose antologie e riviste o a seguito di selezioni e concorsi letterari. Ho dato alle stampe due libri: “Cristalli” edito da Booksprint, 2011 “Coniugata con la vita. Al torchio e in visione” edito da Terra d’Ulivi, 2014.
Era ferma al binario
al suo fianco. Ma due treni vicini
non sanno chi parte, chi resta, al primo
mutare del mondo. Lo guardava e restava
a sognare un avvenire vivace, migliore.
Ma ha avvertito un mutamento
radicale: era lui, che se ne andava.
Per non tornare.
…Perché perdere qualcosa
che potevi stringere – esisteva!
è un ascetismo strano, un dolore
quotidiano.
Al polo opposto i fendenti di vita
che ricevo al mattino, se costeggio
serena dei prati la brina…
Era così altissimo
che più nessuna cosa
poteva fargli ombra
Petto nudo in pieno sole
Non se l’aspettava
Le hai bucato il cuore
Non so svincolarmi dal Riconoscimento.
E' forse questo il mio labirinto?
Resto immobile tra le sue spire; perduta
ogni consueta cognizione del tempo.
Lascio i codici e divento spiga
- vuota clessidra - liberata dalla polvere
dei ruoli, dalle leggi gravitazionali.
E' come una corrente, un riverbero
del divino fulgore che conosce il mio nome
e lo sa pronunciare. Quando chiama
il battito mio si accende, lo riama,
rimbalza fin sotto la gola, fin oltre le spalle.
Poi mi cola dentro, e riporta in alto
quel che giace sul fondo, troppo in silenzio.
.
Dipinto tratto da www.faberarte.it
* * *
Era ferma al binario
al suo fianco. Ma due treni vicini
non sanno chi parte, chi resta, al primo
mutare del mondo. Lo guardava e restava
a sognare un avvenire vivace, migliore.
Ma ha avvertito un mutamento
radicale: era lui, che se ne andava.
Per non tornare.
* * *
Restiamo spesso soli
a custodire ciò che vale,
coperti da una nebbia
che è solita mentire.
* * *
…Perché perdere qualcosa
che potevi stringere – esisteva!
è un ascetismo strano, un dolore
quotidiano.
Al polo opposto i fendenti di vita
che ricevo al mattino, se costeggio
serena dei prati la brina…
* * *
Era così altissimo
che più nessuna cosa
poteva fargli ombra
Petto nudo in pieno sole
Non se l’aspettava
Le hai bucato il cuore
* * *
Non so svincolarmi dal Riconoscimento.
E' forse questo il mio labirinto?
Resto immobile tra le sue spire; perduta
ogni consueta cognizione del tempo.
Lascio i codici e divento spiga
- vuota clessidra - liberata dalla polvere
dei ruoli, dalle leggi gravitazionali.
E' come una corrente, un riverbero
del divino fulgore che conosce il mio nome
e lo sa pronunciare. Quando chiama
il battito mio si accende, lo riama,
rimbalza fin sotto la gola, fin oltre le spalle.
Poi mi cola dentro, e riporta in alto
quel che giace sul fondo, troppo in silenzio.
.
Dipinto tratto da www.faberarte.it
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