giovedì 28 febbraio 2013

La poesia del mese - La carbonella - di Giancarlo Serafino - Gennaio 2013







LA CARBONELLA


Se ben ricordo l'odor della carbonella
rallegrava la casa e si spandeva dal bacile
di malta fin su i vasi delle angoliere.
Poi tutti intorno al bacile assaporavamo
il calore che calmava le mani impietrite
dal freddo. Mio Padre ringraziava il freddo
quando tornava a casa con diecimilalire
e poca carbonella nel carretto.

Ti vedo ancora Padre felice per quelle lire
in più che servivano alla nostra vita dignitosa
e per questa vita respiravi carbonella fino a sera,
ma un po’ di vino ed una focaccia di patate
ti davano il sorriso e la forza di scherzare
ancora vicino al bacile rosseggiante
che ci scaldava e ci teneva uniti nella sorte.

Se guardo il cielo di notte vedo ancora
il tuo carretto che riversa carbonella
in ogni angolo dell'Infinito. Dopo che hai
scaldato gli uomini ora so che ti prendi cura
degli immortali e per questo continuerai
a respirare carbonella ed a sorridere.


di Giancarlo Serafino


da "Passaggio d'estate 2003 


1 commento:

  1. Limpidissime immagini ricordo da cui emerge una figura di Padre forte, semplice e laborioso, capace di dare serenità e calore, ben oltre quello proveniente dal "bacile rosseggiante". Un ricordo che si comprende impresso nell' animo, indelebile. Una poesia bella e commovente perchè esprime un' esperienza vera , un' armonia familiare pienamente vissuta con fine sensibilità poetica.

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