mercoledì 6 marzo 2013

Le poesie di Michela Zanarella




Michela Zanarella è nata a Cittadella, Padova, il 01-07-1980. Vive e lavora a Roma. Inizia a scrivere poesie nel 2004, e la sua poesia è ora tradotta in inglese, france­se, spagnolo, arabo. Ha pubblicato sei libri "Credo" ed. MeEdusa, "Risvegli" ed. Nuovi Poeti, "Vita, infinito, paradisi" ed. Stravagario, "Convivendo con le nuvole" ed GDS, "Sensualità", Sangel Edizioni, "Meditazioni al femminile", Sangel Edizioni . È Premio Speciale “Poeti per la Repubblica” nella 23^ Edizione Premio Nazionale di Poesia “Rosario Piccolo” 2012. E' tra i vincitori del Premio Internazionale di poesia Tredici, indetto dal Centro di Poesia Roma. 


* * *  


Sognando l'infinito 


Sbadigliano le ciglia
e sbarco nel palato
dell'orizzonte
sotto le nocche di un cielo
che sfila chiarori
ed appoggia albe
alla terra.
Le nuvole muovono
verdi silenzi
mentre un trionfo di luce
teme il passo del lampo
che piange.
Allungo lo sguardo
sognando l'infinito
e dietro il contrasto
scopro un cosmo disteso
a nascondere lucidità
di sole.


* * * 


Il silenzio sottile del mondo 


Che cos' è la vita?
Amore, sofferenza,
l' odore del cosmo,
quel fuoco
così limpido che si prepara
a fiorire in terre scalze.
Si affidano all'aria destini
che vanno ad assomigliare
agli strati d'acqua del cielo,
amniotiche piogge
a rassicurare atmosfere di fango.
Si ricompone l'esistere
nelle innocenze del tempo,
nel cerchio di linfe sospese.
La luce obbedisce
nel fondo alla zolla,
come polvere attende
il silenzio sottile del mondo.


* * * 






















3 commenti:

  1. C’è nella poesia di Michela un calore eun respiro attualissimi, concretamente problematici e terrestri, eppure portatori di quella grande capacità di convivenza con la profonda, oscura e vitale fertilità della terra e con l’alta aspirazione ideale che è tipica del mistero di ciò che è celeste, incommensurabile, inaccessibile ai sensi ma non al sentimento o al pensiero.
    Una poesia che si prova modus sui “a misurare l’abisso”, sia esso sotto i nostri piedi o sulle nostre teste. E i sentimenti che pervadono i versi non cercano assolutamente di fare a meno del mondo né di tutto ciò che alla realtà appartiene (e il dolore e la gioia, e ogni disumanità insita nell’umano).
    Per queste e per molte altre ragioni, non si può evitare che questa poesia ci tocchi nell’intimo, non si può evitare di amarla.
    Antonino Caponnetto

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  2. grazie davvero Antonino, le tue parole mi danno enorme gioia per continuare e migliorare, ancora lunga è la strada per apprendere la scrittura in versi, ma la costanza e l'impegno mi faranno da guida in questo cammino verso la Poesia.

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  3. Molto belle, d' ampio respiro. "Si ricompone l' esistere/ nelle innocenze del tempo/ nel cerchio di linfe sospese". La vita, dell' uomo della Terra del Cosmo, sembra fondersi in un tutto e fluire, nel "silenzio del mondo", insieme al tempo, in una Vita più grande. Davvero brava.

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